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Dissipatore di energia anticaduta: cos’è e come funziona?

14 Marzo 2022

Un dissipatore di energia è un elemento di un sistema anticaduta che si applica tra l’ancoraggio, il cordino e l’imbracatura indossata dall’operatore.

 

 

Per essere specifici, la normativa tecnica di riferimento è la EN355 riguardante DISPOSITIVI DI TIPO TESSILE.
Capire l’utilizzo e il funzionamento di un dissipatore/assorbitore di energia può essere utile a chi usa i DPI di III categoria, dispositivi anticaduta, ma anche ad un RSPP che così potrà avere tutte le componenti per effettuare un’analisi del rischio caduto dall’alto che sia valida e concreta.

In caso di caduta, a causa della gravità, guadagniamo velocità e generiamo una forza. Qualora noi fossimo ancorati ad un dispositivo senza un dissipatore, potremmo essere soggetti al così detto colpo di frusta. Questo accade perché al termine della corsa della corda verrebbe applicata una forza contraria pari a quella ottenuta in caduta in un brevissimo tempo. Diversamente, con un dissipatore, questa forza viene “dissipata” in un tempo maggiore, “addolcendo” o “ammortizzando” la caduta nel punto in cui viene applicata la forza contraria.

Quanti modelli di dissipatori (di tipo tessile) esistono?

Sostanzialmente sono di 2 tipi:

  •  Il primo dissipatore di tipo tessile presenta un guscio apribile e ispezionabile
  • Il secondo invece è protetto da una guaina termoretraibile trasparente e nel caso si deteriori o si rompa la stessa guaina che avvolge il dissipatore tessile va messo fuori uso

Come è fatto un assorbitore/dissipatore di energia?

Una nastro tessile ripiegato, io dico come un foglio protocollo, con una serie di cuciture e con asole alle estremità per collegarci il moschettone/connettore. Quest’ultimo verrà poi collegato all’anello dell’imbracatura e al cordino ( l’elemento di collegamento tra l’ancoraggio e l’imbracatura ).

Come funziona un assorbitore di energia quando e se si cade

Quando un operatore cade, per via della forza di gravità, comincia ad accelerare quindi prende velocità.
La funzione dell’assorbitore di energia è di disperdere l’energia di caduta (prodotta dall’accelerazione) e lo fa “aumentando” il tempo di arresto ( rallentare l’accelerazione dovuta alla caduta nel vuoto). In questo modo non permette che la forza generata dalla caduta superi per norma i 6 kN (600 kg circa).
Perchè 600 Kg? Brutalmente parlando, 600 Kg è il massimo sopportabile dal corpo umano prima che gli organi interni “esplodono”.

Sotto l’azione della forza di arresto, i punti di cucitura del dissipatore cominciano a strapparsi progressivamente e il dissipatore inizia ad allungarsi. Ogni punto di cucitura che si strappa dissipa un po’ di energia della caduta. Ovviamente i punti di cucitura non sono tutti uguali: i primi , chiamiamoli punti di cucitura deboli, sono apposti per cedere intorno ai 250 kg e dissipare le energie anche in caso di caduta di persone esili, diversamente i successivi saranno adatti per sopperire a pesi ed energie più gravosi.

Quindi l’assorbitore di energia, limita la forza trasmessa sull’operatore, con l’obiettivo di prevenire il superamento dei 600 Kg di energia sul corpo dell’operatore sull’ancoraggio. Come avviene tutto ciò? Prolungando il tempo di arresto e di conseguenza, lo spazio di arresto.

Anticaduta: come si calcola uno spazio di caduta “sicuro”

Lo spazio necessario per un arresto in sicurezza nella condizione peggiore ( fattore di caduta pari a 2, ossia il punto di ancoraggio dove è collegato il cordino si trova posizionato sotto i piedi dell’operatore ) è di mt 6/6,50 circa.

Questo valore è dato dalla somma di alcune misure da tenere in considerazione:

  • 1,5 mt: Distanza che va dai piedi di un operatore all’anello dell’imbracatura posto sul petto o schiena e l’ancoraggio posto ai piedi dell’operatore.
  • 1,80 mt: La lunghezza max del cordino compreso il moschettone
  • 1,75 mt: L’allungamento massimo del dissipatore; è il massimo allungamento per contrastare la forza di 6kn dichiarato dai produttori (condizione limite)
  • 1 mt: Oltre a ciò dobbiamo tenere in considerazione di avanzare ancora 1 metro da terra come fattore di sicurezza

Totale: 6.050 mt

Ragion per cui nel caso di utilizzo di questo dispositivo dobbiamo avere uno spazio di caduta sufficiente per non incappare in uno scontro con ostacoli trovati sulla traiettoria di caduta o il terreno.

ATTENZIONE: in questo calcolo bisogna anche tenere in considerazione la variabile della deformazione dell’ancoraggio. Per esempio se l’operatore che cade, è ancorato ad una linea vita per effetto della caduta il cavo in acciaio flessibile si allungherà modificandone in maniera importante la spazio di caduta e allungando la distanza di arresto.

Il consiglio di chi, come noi, tratta anticaduta da anni è sempre lo stesso: NON IMPROVVISATE.

Dissipatori anticaduta: questi dati, servono ad un RSSP?

Questi calcoli appena elencati sono necessari a RSPP e tecnici che saranno addetti al calcolo preliminare dello spazio di caduta.
Spazio di caduta che è, ovviamente parte della valutazione di rischio.

I luoghi di lavoro, non sono tutti uguali per forma, dimensione e altezza: pertanto è imprescindibile una valutazione del rischio di ogni singolo sito di lavoro. Più un luogo di lavoro ha poca marginalità (in altezza) più diventa difficoltoso metterlo in sicurezza.

Basta tenere conto di utilizzare un dissipatore nel nostro sistema anticaduta per essere a posto con la legge (e la coscienza)?

Come afferma Carlo Alghisi, amico nonché ottimo professionista in ambito di sicurezza sul lavoro:

“Ci si deve sporcare le scarpe facendo sicurezza “

La sicurezza contro le cadute dall’alto non è generica e uguale per tutti gli operatori e luoghi di lavoro, noi sosteniamo che deve esserci una progettazione e che il sistema anticaduta sia sartoriale. Questo non significa costoso ma bensì su misura.

Occorre andare sul luogo di lavoro, valutare nel pratico cosa fa reale sicurezza e cosa no.
Uno specialista non vi dirà mai il nome di un produttore o decanterà una azienda a discapito di un’altra.

Tutti i produttori hanno dei punti di ottimo che funzionano meglio in determinate situazioni: il perché ?
Sono stati realizzati per risolvere delle problematiche su esigenze specifiche.

Non affidatevi al caso, contattateci e vi assisteremo nella vostra valutazione di rischio, consigliandovi e fornendovi il dissipatore e/o DPI di terza categoria corretto fino all’installazione di un sistema anticaduta permanente.